Sabato in Museo. Letture di arte ellenistica e romana

Il volume illustra le novità che Paolo Moreno, professore di Archeologia e storia dell'arte greca e romana all'Università di Roma Tre, ha introdotto nell'interpretazione dell'antico rivisitando capolavori ellenistici e di epoca imperiale con una libertà di disposizione, una globalità di approccio e soprattutto una sensibilità per le attese del presente, che restituiscono attualità alle forme del passato. Gli argomenti, elaborati dall'autore in trentacinque anni di ricerca, nascono da un'esemplare pratica didattica: la lezione del sabato mattina, tenuta presso musei, laboratori di restauro o sedi di mostre in Roma, e i viaggi organizzati con gli studenti o quale accompagnatore di gruppi culturali. Oltre agli inediti, i risultati di questa verifica dei monumenti non erano accessibili nel loro insieme: per la maggior parte si trovano in cataloghi di mostre, atti di convegni, riviste specializzate, periodici divulgativi e giornali; altri vengono da alcune delle opere con le quali Paolo Moreno ha dato il nuovo corso alla storia dell'arte antica: Pittura greca (1987), Scultura ellenistica (1994) e la sezione classica di Arte, Storia universale (Leonardo Arte, 1997). Tutti i contributi sono stati aggiornati, ampliati o ridotti nella trattazione, comunque riscritti e organizzati in un ritmo che segue l'età dei monumenti di volta in volta considerati. Attraverso una prosa incisiva e avvincente, il lettore partecipa all'emozione di un'indagine ininterrotta, premiata dalle scoperte che hanno suscitato l'interesse del pubblico internazionale al di là della cerchia degli specialisti: Pirro ravvisato in una metopa di Taranto; il titolo della leggendaria Maronide restituito alla Vecchia ebbra; le immagini di Emilio Paolo dalla battaglia di Pidna al trionfo; il monogramma di Cristo sotto la cenere del Vesuvio; il riconoscimento di Cleopatra nella presunta Venere del Museo dei Conservatori, che continua a portare visitatori in ammirazione del celebre nudo alla sede sperimentale di quella collezione romana, la Centrale Montemartini. Dello stesso autore: I Bronzi di Riace, Electa 1998.