Archeologia

Né compendio artistico né manuale di storia antica, questo volume si propone di fornire elementi utili alla conoscenza del mondo antico attraverso testimonianze tangibili: le architetture, le sculture, le oreficerie, il vasellame e, più in generale, ogni tipo di manufatto. Spesso si tratta di opere di straordinaria bellezza, nate come manifestazioni di potenza di popoli dominanti ma, accanto a queste, e non meno importanti ai fini della ricostruzione storica, vi sono gli oggetti di uso quotidiano. Non mancano nel volume le vedute di siti archeologici, utili a collegare i reperti ai luoghi di provenienza, e i disegni d'epoca, che documentano il lavoro e la passione degli archeologi del passato. La vastità dell'argomento trattato - un'area geografica che si estende dalla Spagna all'Indo, dall'Europa settentrionale alla Nubia, e un arco temporale che va dalle prime civiltà mesopotamiche alla dominazione bizantina in Italia - ha comportato una selezione dei temi, a favore dei tratti salienti di ogni civiltà. Questa guida, infatti, vuole essere soprattutto uno strumento, un'opportunità anche per i non addetti ai lavori di uscire da una visione "contemplativa" dei manufatti del mondo antico e di accostarsi al metodo dell'archeologia moderna, secondo cui le testimonianze e, dove possibile, le fonti storiche, sono altrettanti elementi di un mosaico complesso, quasi sempre privo di immagini di riferimento, che prende forma grazie a un paziente lavoro di analisi e di assemblaggio. Ogni singolo frammento d'informazione che possa riempire uno spazio vuoto di questo puzzle è importante: il ritrovamento di un piatto importato da un paese lontano, per esempio, ci aiuta a ricostruire i flussi commerciali e ridisegna la mappa degli influssi tra popoli separati da enormi distanze geografiche.

L'autore:
Ada Gabucci si è laureata in Archeologia a Trieste e ha sempre svolto la sua attività in Italia, partecipando a numerosi scavi e collaborando con diverse soprintendenze archeologiche. In particolare, dal 1981 al 1986, ha preso parte alla conduzione del cantiere romano della Crypta Balbi, pubblicando diversi articoli su riviste scientifiche e curando la pubblicazione del volume Il giardino del Conservatorio di Santa Caterina della Rosa. Supplemento (Firenze 1989). Nei sette anni seguenti ha coordinato le indagini archeologiche preliminari alla ristrutturazione dell'Ospedale Militare del Celio a Roma, partecipando alla pubblicazione dei primi risultati dello scavo. Dal 1993 vive a Torino e si occupa prevalentemente di studio e analisi dei reperti (Marchi di fabbrica da Tortona. Terra sigillata italica, nord-italica e sud-gallica, in "Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte", 13, 1995; Una necropoli romana presso Almese, in "Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte", 14, 1996; Alcune considerazioni sui basalmari e sul vasellame in vetro, in Alle origini di Biella. La necropoli romana, Torino 2000), di allestimenti museali, di cartografia e di strumenti informatici per l'archeologia. Inoltre è autrice di diverse biografie di archeologi per il Dizionario Biografico degli Italiani e da ideato e curato il volume Il Colosseo (Electa 1999). Recentemente ha pubblicato L'antica Roma (Leonardo Arte, 2000) e una guida divulgativa, anch'essa dedicata alla capitale (Roma antica, Electa 2000).