Nacque ad Assisi il 9 nov. 1886 da Gustavo, ricco proprietario terriero, e da Emma Tini. Dopo una prima formazione presso il collegio degli scolopi a Spello, fu avviato agli studi classici e, infine, si iscrisse alla Scuola diplomatico-coloniale dell'università di Roma. Nel 1913, esentato dagli obblighi di leva per gravi disturbi alla vista, si impiegò presso il Credito italiano; in quegli stessi anni cominciò a frequentare i circoli culturali antiaccademici della capitale, in particolare la casa dei fratelli Bragaglia in via dei Condotti e la terza saletta del caffè Aragno, dove conobbe, tra gli altri, A. Spadini che lo introdusse nell'ambiente della rivista La Ronda.
Di temperamento vivace e brillante, strinse presto rapporti di amicizia con F. Trombadori e A. Bartoli, in compagnia dei quali passava spesso le ore libere schizzando dal vero gustose vignette. La sua naturale predisposizione al disegno, rivelatasi presto ai suoi amici pittori, attrasse anche l'attenzione del critico d'arte e pittore M. Broglio il quale, acquistati alcuni dei suoi disegni satirici, lo incoraggiò a dedicarsi alla pittura. Al 1919 risalgono i suoi primi quadri a olio, prevalentemente nature morte e paesaggi colti dal vero e di piccolo formato, dalle atmosfere sospese, immote, che lo rivelano già orientato verso precise scelte stilistiche in direzione di un realismo felicemente bilanciato tra primitività e ricerca dal vero (Processione, 1919: Roma, Galleria comunale d'arte moderna e contemporanea).