Tony Cragg, premiato nel 1988 con il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia è in mostra al Macro. Considerato dalla critica il legittimo erede di Henry Moore, le sue opere sono conservate presso i più importanti musei di arte contemporanea del mondo, tra cui la Tate di Londra, l'Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, il castello di Rivoli di Torino e la Galleria d'Arte Moderna di Bologna. Tony Cragg (Liverpool 1949), è uno dei più affermati scultori della nuova scuola inglese assieme ad Anish Kapoor, Richard Deacon e Bill Woodrow. Formatosi nell'ambiente del Minimalismo e del Concettuale, Cragg ha riproposto una nuova fisicità della scultura con il recupero dei più vari materiali. Dai primi rifiuti urbani come legno, bottiglie, rottami di plastica, piatti e giocattoli, Cragg propone oggi complesse sculture monumentali di sapore postindustriale per esprimere in forma l'acciaio, l'alluminio, il bronzo e la pietra, materie intrise di significati filosofici e culturali.