Salvatore Mangione, detto Salvo, nasce a Leonforte in provincia di Enna nel 1947, nel '56 si trasferisce con la famiglia a Torino dove si avvicina alla pittura. Rientrato nel capoluogo torinese, dopo un breve soggiorno parigino, nel 1968, inizia a frequentare il gruppo di giovani artisti che gravitano nell'ambito dell'Arte Povera e che trovano come punto di riferimento la Galleria di Gian Enzo Sperone. Conosce, fra gli altri, Boetti, Merz, Zorio, Penone, e i critici Germano Celant, Renato Barilli e Achille Bonito Oliva. Nei suoi primi lavori si rivelano già esplicite alcune tendenze che caratterizzeranno in seguito il suo percorso artistico - la ricerca del'io, il rapporto col passato e con la storia della cultura.