Chiunque abbia avuto la fortuna di avere avuto fra le mani un manoscritto medievale, avrà certamente sentito la profonda emozione che dà il contatto con il passato. Una schiera di autori celebri e sconosciuti scrissero trattati filosofici, teologici, naturalistici e romanzi cavallereschi. Umanisti e teologi hanno commentato e tradotto opere di classici latini e greci; molti viaggiatori hanno descritto i loro incredibili viaggi e ascetici cronisti riportarono e mantennero vivi gli eventi storici delle loro epoche, per trasmetterli alle generazioni future. Possiamo immaginarci il copista lavorare nel suo laboratorio in qualche vicolo di una città medievale, oppure un monaco riprodurre diligentemente e pazientemente le parole dei testi delle Sacre Scritture appoggiato a uno scriptorium nella pace del suo monastero. Più la storia di un manoscritto è elaborata e complessa, più viene letto, ricercato, ammirato e più il suo fascino si accresce. Sovente, vi si aggiunge la gioia di un incontro con l'arte: la meravigliosa arte del manoscritto miniato in cui la forza emozionale di ciascuno dei suoi elementi è integrata dall'armonia del testo, dalla particolare tecnica di esecuzione medievale e dalla raffinatezza delle sue miniature.