Dürer

Albrecht Dürer (Norimberga 1471-1528) pittore e grafico, compie il primo apprendistato nella bottega del padre, orafo, dove impara a maneggiare il bulino, per lavorare poi nella bottega di Michael Wolgemut e Wilhelm Pleydenwurff, specializzata anche in xilografia. Un viaggio nell'Alto Reno, a Basilea, gli consente di conoscere il campo dell'illustrazione dei libri, mentre i soggiorni nell'Italia settentrionale, a Venezia, lo avvicinano all'arte classica e rinascimentale, soprattutto al Mantegna e a Giovanni Bellini. Grande influenza su di lui hanno gli aspetti del paesaggio e del colore italiano: vedute di città e di montagne, che egli fissa in acquerelli di largo respiro paesistico, e costumi orientali, annotati in disegni di acuta precisione. Durante un viaggio nei Paesi Bassi ha modo di ampliare le proprie esperienze, anche grazie a incontri con gli artisti più famosi del tempo, e con Erasmo da Rotterdam. Si dedica alla ritrattistica, visita monumenti. Negli ultimi anni di vita, oltre a proseguire la produzione di ritratti - nei quali perviene a una sempre più impressionante penetrazione psicologica - si volge a studi teoretici, sulla concezione prospettica dello spazio, la geometria e le proporzioni del corpo umano.