Il restauro del grandioso ciclo di affreschi michelangioleschi nella Cappella Sistina, recentemente conclusosi, ha consentito di osservare in modo radicalmente nuovo questo capolavoro dell'arte occidentale, svelandone caratteristiche cromatiche e compositive che la patina del tempo aveva reso invisibili; non è improprio sostenere che si è trattato di una autentica riscoperta, che è stata seguita da un dibattito acceso fra gli storici dell'arte e da un ulteriore incremento del già altissimo numero di visitatori che si recano ogni giorno ai Musei Vaticani in primis per visitare la Sistina. Va dato merito a quanti hanno finanziato il restauro di aver incoraggiato la pubblicazione di importanti volumi illustrati, che documentino in maniera esaustiva e con immagini di alta qualità gli affreschi restaurati, consentendo al grande pubblico di vedere con i propri occhi e di godere appieno di tanta bellezza ritrovata. Questo volume, che segue i due già dedicati alla Volta, concentra la sua attenzione sul Giudizio Universale, l'affresco certamente più enigmatico dell'intera Cappella. Il testo principale, scritto da Loren Partridge, docente alla University of California, Berkley, analizza l'affresco soffermandosi sulla sua iconografia e sulla struttura narrativa e compositiva. Accompagna questa parte del volume l'ampia documentazione fotografica a colori, che consente di "entrare" nell'affresco attraverso numerosi particolari e visioni per sezioni. Due testi più brevi completano il volume. Il primo, un inedito del professor Fabrizio Mancinelli, già direttore del restauro della Cappella Sistina, ricostruisce sulla base dei dati emersi dal restauro e dei documenti storici la vicenda della commessa, le modalità di esecuzione dell'affresco e gli interventi che dovette subire, in particolare le censure fatte eseguire da Pala Paolo IV e affidate a Daniele da Volterra. Il secondo, di Gianluigi Colalucci, restauratore capo del Laboratorio Vaticano, descrive la lunga vicenda del restauro dal punto di vista tecnico, evidenziando in particolare i contributo che questa delicatissima operazione ha dato alla conoscenza della pittura michelangiolesca e rinascimentale in genere.