La pittura italiana del Settecento nei confronti di quella del secolo precedente mostra un evidente declino, alla cui base è il tramonto dei grandi ideali religiosi, del Barocco e del potere temporale del papato e il perdurare del frazionamento politico, nonché una certa arretratezza rispetto ad un'Europa sempre più progressista sia in campo politico che economico-sociale. Tale giudizio negativo è comunque da ridimensionare in quanto basato su una critica focalizzata, fino a pochi decenni or sono, solo sugli artisti emergenti e in particolare della scuola veneziana. Questo volume, oltre a prendere in considerazione personalità d'indiscussa fama e valore, dedica molto spazio anche ai cosiddetti "minori", tra i quali non è raro incontrare opere di altissimo livello qualitativo.