La Pinacoteca ambrosiana

Fondata nel 1618 dal cardinale Federico Borromeo, la Pinacoteca Ambrosiana è una delle più antiche e più celebri raccolte d'arte. "L'orientamento critico del Borromeo - scrive Gian Alberto Dell'Acqua - rivolto soprattutto ai classici del Cinquecento, accomunava Federico ai maggiori collezionisti milanesi del tempo". Si deve al cardinal Federico il nucleo centrale della collezione, accresciuta fino ai nostri giorni da una lunga serie di preziose, ininterrotte donazioni.
Al Musico di Leonardo, al grande Cartone di Raffaello per l'affresco vaticano della Scuola d'Atene, al Canestro di frutta del Caravaggio, che sono fra le cose più famose della Pinacoteca, fanno corona opere di prima grandezza: il tondo del Botticelli, il polittico di Bartolomeo Vivarini, la grande pala del Bergognone, i due Bramantino, la serie dei dipinti leonardeschi, fra i quali la cosiddetta Beatrice d'Este attribuita a De Predis, l'Adorazione dei Magi di Tiziano, il Riposo in Egitto di Jacopo Bassano, la Sacra Conversazione di Bonifacio Veronese. E ancora sono degni di particolare attenzione i pittori cari al cardinale Federico, come Jan Brueghel dei Velluti e il Rottenhammer.
La raccolta comprende anche un'importante serie di quadri del Seicento, specialmente lombardo, del Settecento e Neoclassici.