Tesori dei Medici

Testi di Cristina Acidini Luchinat, Mariarita Casarosa Guadagni, Annamaria Giusti, Anna Maria Massinelli, Mario Scalini, Maria Sframeli.

Fin dalla più remota antichità i materiali preziosi hanno esercitato una potente influenza sull'immaginazione e la volontà dell'uomo, che, trattandoli con le tecnologie disponibili, ora rudimentali ora raffinatissime, li ha trasformati in oggetti - suppellettili, finiture, gioielli - ambiti per la rarità e la durabilità della materia prima e per la manifattura della lavorazione ma, anche e soprattutto, per la significazione simbolica di ricchezza e di potere di cui sono sempre stati portatori.
Il libro illustra riccamente la storia dei tesori medicei, dallo splendore del XV secolo attraverso il XVI, fino alle innovazioni barocche e alle aggiunte di materiali e reperti esotici dal Messico, dalle Indie e dal lontano Oriente.

Gli autori:
Cristina Alcidini Luchinat, laureata in Storia dell'Arte a Firenze, è stata borsista della Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi e visiting Professor all'Università di SUNY a Plattsburg, New York. Dal 1981 è funzionario storico dell'arte del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, e dal 1991 è Primo Dirigente alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze come Soprintendente Vicario. Nel 1995-96 è stata alla guida Soprintendenza in qualità di Reggente. Ha diretto i complessi medicei di Castello e Petraia, ed è stata progettista e direttore di vari restauri di sculture all'aperto e apparati decorativi, tra i quali il ciclo di Benozzo Gozzoli a Palazzo Medici Riccardi. Ha diretto il restauro delle pitture murali di G.Vasari e F.Zuccari nella Cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze.
Annamaria Giusti, laureata a Firenze in Storia dell'Arte Medievale, dal 1976 dirige il Museo e i laboratori di restauro dei materiali lapidei all'Opificio delle Pietre Dure di Firenze. È autrice di numerose pubblicazioni su temi legati alla conservazione e al restauro, sviluppando in parallelo la ricerca sul passato artistico dell'Opificio, già prestigiosa manifattura granducale dei lavori in pietre dure.
Mariarita Casarosa Guadagni, laureata a Firenze in Storia dell'Arte, si è a lungo occupata della catalogazione della collezione di gemme medicea-lorenese presso il Museo degli Argenti a Palazzo Pitti. Autrice di numerose pubblicazioni, ha collaborato anche con il Museo Civico di Modena per la catalogazione e la pubblicazione delle gemme ivi conservate.
Annamaria Massinelli, laureata a Firenze in Storia dell'Arte, ha condotto ricerche sulla storia del collezionismo mediceo e su vari aspetti delle arti minori, pubblicando vari volumi e saggi specifici. Ha lavorato come assistant curator presso il Los Angeles County Museum of Art. Attualmente, sta curando la pubblicazione di due cataloghi di pietre dure e micro-mosaici della collezione Gilbert, ed ha recentemente pubblicato un volume sulla scagliola.
Mario Scalini, laureato a Firenze in Storia dell'Arte e specializzato in arti minori e metalli antichi, è stato borsista della Alexander von Humboldt Stifung presso il Zentralinstitut für Kunstgeschichte di Monaco di Baviera. Ha lavorato per il Museo Stibbert di Firenze, è curatore dell'armeria del Castello di Churburg in Tirolo e presta servizio al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. Ha pubblicato scritti sulla storia delle armi antiche e della statuaria e, in collaborazione con Antonio Paolucci, sull'arte italiana del bronzo.
Maria Sframeli, laureata a Firenze in Storia dell'Arte con una tesi sull'oreficeria fiorentina, è funzionario della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze. Ha partecipato a importanti mostre, tra cui quella sui gioielli dell'Elettrice Palatina al Muso degli Argenti, di cui ha curato il catalogo, e ha pubblicato numerosi studi nell'ambito della pittura fiorentina del Quattrocento.