L'11 agosto del 1968 i Beatles lanciarono in grande stile a livello internazionale la Apple Records, la loro più ambiziosa iniziativa imprenditoriale. Meno noti, ma forse ancor più interessanti, sono i retroscena della nascita dell'etichetta discografica Zapple, avvenuta il 1° maggio del 1969. Due diverse opportunità offerte dai Fab Fours ai colleghi artisti: più commerciale quella di Apple, più creativa quella di Zapple, aperta all'effervescenza e all'avanguardia della controcultura degli anni '60. Nata da un'idea di Paul McCartney, l'etichetta ha inciso album spoken-word con figure di spicco del panorama letterario e musicale più radicale del periodo, da Allen Ginsberg a Richard Brautigan, da Lawrence Ferlinghetti, Charles Bukowski e Charles Olson, passando per il primo lavoro sperimentale di John Lennon e Yoko Ono, "Unfinished Music No. 2: Life with the Lions", e il controverso "Electronic Sound" di George Harrison suonato con il Moog. In "The Zapple Diaries", il direttore dell'etichetta Barry Miles ripercorre le tappe di questa avventura musicale e umana, vissuta accanto ai leggendari quattro di Liverpool, rievocando anche le tensioni precedenti la chiusura di Zapple... e lo scioglimento dei Beatles. Ai ricordi e agli aneddoti descritti da Barry Miles fanno da cornice fotografie inedite, che svelano un lato finora sconosciuto della band simbolo degli anni '60. Con un testo di Enzo Gentile.