Tom Waits è un artista capace di fondere in una personale e raffinatissima idea di songwriting suggestioni poetiche e musicali molto distanti: la letteratura beat e il vaudeville, il folk e il blues, il jazz e la musica industriale. Con la sua voce rauca e cavernosa sa interpretare struggenti ballate d'amore e spericolati arrangiamenti rumoristi, raccontando con il candore di un Bukowski l'America dei desperados e degli ubriaconi del sabato sera, delle highway e delle tavole calde. Ma nei suoi testi, come nella sua inimitabile presenza scenica, scorre sempre anche una vena comica, quasi clownesca, che attinge a piene mani al nonsense, al surreale, al gioco di parole ("Il vocabolario è il mio strumento principale", ha dichiarato una volta). Questa selezione di interviste ripercorre la quarantennale carriera del musicista californiano, svelandone le passioni, le idiosincrasie, le fonti di ispirazione, le collaborazioni extramusicali - sono celebri i suoi carneo come attore in film di culto quali America oggi di Robert Altman, "Daunbailò" e "Coffee and Cigarettes" di Jim Jarmusch, "La leggenda del re pescatore" di Terry Gilliam - e restituendoci quella miscela di umorismo, visionarietà e disincanto così inconfondibilmente (e irresistibilmente) waitsiana.