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ISBN: 9788837038175
Casa Editrice: Electa
VESTEBENE MIROGLIO. CINQUANT'ANNI DI STORIA ATTRAVERSO LA MODA.
ISBN: 9788837030520
Casa Editrice: Electa
L'ULTIMO CARAVAGGIO. IL MARTIRIO DI SANT'ORSOLA RESTAURATO.
Catalogo della mostra (Roma, Milano, Vicenza 2004)
ISBN: 9788837020392
Casa Editrice: Leonardo Arte
NORMA E FORMA. STUDI SULL'ARTE DEL RINASCIMENTO.
Nel 1925, la Treves di Milano pubblicò, con un certo successo, il romanzo “Parigi” di Lorenzo Viani. Era il quarto libro del pittore scrittore viareggino, dopo “Ceccardo” (1922), “Ubriachi” (1923) e “Giovannin senza paura” (1924). Per Viani fu una specie di consacrazione come scrittore. “Parigi”, più che un resoconto romanzato dei suoi soggiorni parigini, è una raccolta di affreschi a tinte forti di ambienti e personaggi della parte più miserabile della città. Non sono molte le notizie, ricavabili dal libro, sulla sua vita parigina. La presenza di Viani a Parigi si protrasse dal gennaio 1908 al maggio 1909, con un rientro a Viareggio nell’estate 1908, dagli ultimi mesi del 1911 ai primi del 1912 (Cardellini).
Il romanzo ha un incipit, direi, di un libro di memorie. Viani ci introduce nella scuola elementare al momento in cui si conclude la sua brevissima esperienza scolastica. La punizione della sospensione inflitta a Lorenzo, e a quasi metà della classe, per atti di indisciplina, segna l’inizio del suo vagabondaggio sulla spiaggia dove conosce Cesare, il figlio del suo maestro severo e pedante. I due ragazzi ne combinano di tutti i colori, tanto che i loro genitori decidono di mandarli a imparare un mestiere: il barbiere. Lorenzo capita così nella bottega di un padrone garibaldino e fanatico. Qui in un bugigattolo scopre dei libri, tra cui una “Divina Commedia”, che ricopia con grande passione. Ma in quegli anni in tutte le conversazioni con Cesare domina un solo argomento: Parigi. I racconti di Cesare su “La Comune” affascinano Lorenzo. “Parigi è il nostro paese”. “Ci andiamo”. La sua formazione di autodidatta è illuminata dalla fiammata di ribellione de “La Comune”. Parigi è il sogno e l’ossessione dell’adolescenza e della sua prima giovinezza. A venticinque anni parte per Parigi tra le preoccupazione dei suoi, degli amici e la disapprovazione dell’intero paese: per i viareggini Parigi è terra di perdizione.
A questo punto il romanzo lascia l’atmosfera paesana della Viareggio inizio secolo per puntare con ben altra forza espressiva su figure e luoghi di una Parigi oppressa da miseria, abiezione, prostrazione. Per qualche mese è ospite dei coniugi Fleury, poi va a vivere alla Ruche, un immenso casamento adibito a dormitorio per artisti poveri. Il romanzo è un susseguirsi di quadri che raffigurano una umanità stravolta dal ciclone di una povertà senza riscatto. Viani, anche negli anni Venti, cioè nel periodo di avvicinamento al fascismo, rimane fedele alla sua ispirazione e al suo mondo: nel romanzo non ha posto la Parigi delle belle donne e dei locali alla moda.
Scheda tecnica
- Pagine
- 174
- Rilegatura
- Brossura
- Autore
- Lorenzo Viani
- condizioni libro
- LIBRO NUOVO