Le tavolozze di Narciso. Storie di artisti del nostro tempo

Da quasi trent'anni Paolo Levi fa l'inviato speciale negli ateliers degli artisti. Durante queste visite ha scoperto che i pittori devono essere rispettati e riconosciuti anche attraverso il suono delle parole, i silenzi, una tela appena disegnata, quasi dimenticata sul cavalletto. Levi li ha intervistati e li ha visti dipingere. "A volte", scrive, "l'odore dei colori mi ha preso alla gola, altre ho sofferto quando il registratore si bloccava sul più bello della conversazione, perché le pile erano scariche".
I profili degli artisti visitati da Levi sono raggruppati in capitoli dai titoli in apparenza emblematici, tra i didascalico e l'affettuoso, secondo un criterio del tutto irrazionale, che James Hillmann chiamerebbe "mercuriale". Capitoli che sembrano fatti apposte per scandalizzare lo storico dell'arte. Non hanno nulla, infatti, di scientifico: sono suddivisi secondo i messaggi sottili che i singoli artisti hanno in comune. Una scelta, quindi, del tutto soggettiva, un po' narcisistica.

L'autore:
Paolo Levi, critico d'arte, giornalista, saggista, vanta una solida esperienza sui rapporti nazionali e internazionali tra arte e finanza. È stato membro del Consiglio di Amministrazione della Società Promotrice di Belle Arti di Torino negli anni 1970/1975 e membro del Consiglio Direttivo della Galleria Civica d'Arte moderna di Torino negli anni 1975/1980. Dal 1969 cura il Catalogo Bolaffi d'Arte Moderna, oggi edito da Giorgio Mondadori, volumi monografici e cataloghi generali dedicati ad artisti contemporanei, pubblicati presso la stessa casa editrice.
Già Direttore Editoriale della Giorgio Mondadori, attualmente ne è diventato consulente. In tale veste collabora a varie riviste: Arte, AD, Bell'Italia. Scrive articoli relativi ad arte e mercato su Capital ed Europeo.
È titolare della rubrica d'arte sul quotidiano La Repubblica di Torino e collabora al supplemento settimanale Affari e Finanza dello stesso quotidiano.