Armando Verdiglione: “Enzo Nasso si trova in statuti differenti e vari a seconda dei dispositivi narrativi e scritturali che s'instaurano: giornalista, vignettista, novelliere, pittore, scultore, cineasta, romanziere, artista, poeta, promotore e sponsor di uomini e donne d'ingegno, educatore di grandi maestri. Enzo Nasso è scrittore. Scrittore dell'esperienza. Scrittore della vita? Scrittore dell'arte e dell'invenzione. Scrittore intellettuale. Enzo Nasso dà un contributo essenziale alla civiltà. Leggete le opere che sono contenute in questo libro d'arte. Qualsiasi ricordo questa o quella riproduzione vi evochi è fuorviante. Queste opere non costituiscono il ricordo dell'arte, ma la sua scrittura e la sua lettura. Gli smalti, i corazzieri cui rispondono le filastrocche, i collages, i decollages, i ritratti, le sculture: ciascuna cosa si scrive procedendo dall'ironia e dalla sua variante, la satira, per trovare come, con la firma e per la via stessa del nome, il corpo e la scena si combinano nella cifra, intersezione del simbolo e della lettera. Oltre il frattale. Oltre il virtuale”.