Dopo quarant’anni una nuova e aggiornata monografia dedicata a uno dei più noti maestri della scultura rinascimentale fiorentina. Nella Firenze di pieno Quattrocento, l'opera di Desiderio da Settignano rappresenta uno dei momenti artistici più importanti nell'ambito della scultura del Rinascimento italiano. Il Musée du Louvre, in collaborazione con il Museo Nazionale del Bargello di Firenze e la National Gallery of Art di Washington, organizza la prima mostra dedicata a questo scultore rendendo in tal modo giustizia alla sua arte. Nonostante la morte precoce (nel 1464, all'età di circa 35 anni), l'opera di Desiderio resta particolarmente rappresentativa della creazione artistica fiorentina alla metà del Quattrocento, periodo successivo alla partenza di Donatello per Padova che consente a una nuova generazione di scultori di esprimere gli ideali del Rinascimento. Insieme ad altri, come per esempio Antonio Rossellino, Desiderio matura una maniera detta “stil dolce” che riunisce finezza del trattamento, dolcezza delle figure e forza d'espressione. Come Donatello, egli spinge a un grado di perfezione raramente raggiunto il taglio del marmo, soprattutto nel trattamento del rilievo stiacciato. La mostra, e il catalogo che l'accompagna, si articolata in sezioni tematiche che mettono in risalto i diversi generi e soggetti nei quali si è distinto Desiderio: il busto religioso o profano, la scultura a tuttotondo, il rilievo di devozione e la scultura decorativa. La presenza di numerosissimi capolavori consente di rendere giustizia a quest'eccezionale specialista del marmo e di presentare tra i più importanti esempi di opere della scultura toscana del XV secolo. L'esposizione dà luogo, inoltre, a confronti estremamente interessanti che permettono di conoscere in modo più approfondito il lavoro di Desiderio e della sua cerchia, grazie a numerosi accostamenti e alla presenza di alcune opere la cui attribuzione è ancora controversa.