La Firenze esplorata dall'occhio di Liberto Perugi è certamente inedita; egli ne conosce talmente bene gli aspetti più reconditi, da non lasciarsi sfuggire particolari e suggestioni poco noti anche a chi è fiorentino da sempre. Si svela così una città che conserva intatte nobiltà e grandezza nei silenzi delle antiche biblioteche, dei giardini e dei cortili che si celano dietro grige facciate di pietra, nei monumenti e nelle statue che si scoprono da prospettive inconsuete. La macchina fotografica non è più un mezzo di fredda documentazione, ma strumento sensibile che si sofferma su giochi di luci e ombre, cogliendo atmosfere e sfumature irripetibili: le immagini ci restituiscono una dimensione ricca di storia e di memorie da recuperare. Federico Zeri e Mario Luzi accompagnano con le loro riflessioni questa visione di opere d'arte, palazzi, interni, da cui Firenze emerge, affascinante, nella sua intima realtà.